Gianni Brera una volta disse che il calcio è metafora della vita. Per Severino Rossini il nuoto e lo sport… Continue Reading
Bugie, grosse bugie, statistica: una rilettura dei dati sui voucher
Con l’aiuto di Giacomo Bandini vi propongo una rilettura rapida dei dati INPS/INAIL sui voucher. Voglio ricordare che il voucher… Continue Reading
Babbo Natale Smart: non ha perso il lavoro, l’ha creato
Grazie Babbo Natale. Come ogni anno hai fatto felicissimi tanti bambini. Molti si staranno chiedendo come riesci a fare così… Continue Reading
I giovani italiani in fuga dalla mediocrazia
La Stampa, 24 dicembre 2016 – Perché un giovane dovrebbe rimanere in Italia? La questione dei cervelli in fuga va… Continue Reading
Rainews – Studio24: Poletti e i cervelli in fuga
Lunedì 19 dicembre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha risposto alle domande di alcuni giornalisti a Fano, in provincia di Pesaro… Continue Reading
Rainews – Studio24: L’incubo del dopo referendum
La situazione politica italiana nel dopo referendum si delinea piuttosto complicata. Il Governo Gentiloni ha appena quattro giorni ed è già… Continue Reading
Rainews – Il diario della crisi del Governo
La sconfitta del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso ha sancito la crisi del Governo Renzi. Nel pomeriggio di mercoledì… Continue Reading
Voci del Mattino – Come cambierà Cuba dopo la morte di Fidel Castro?
L’eredità politica di Castro è una rivoluzione di 57 anni che negli ultimi anni è diventata un fossile da museo del… Continue Reading
Omnibus – La7: Meno sette giorni al Referendum
E’ iniziato il conto alla rovescia. Meno sette giorni al referendum costituzionale del 4 dicembre.
La democrazia italiana è abbastanza matura per sperimentare l’accentramento del potere esecutivo, se dovesse vincere il Sì? Non proprio. La nostra è una democrazia giovane, di appena settant’anni e non può essere ancora definita completamente liberale. L’allarmismo introno alle conseguenze di una vittoria del Sì, per cui si prefigurerebbe un embrionale schema autoritario, non è accettabile ed è fantasioso. L’aspetto, però, più deprecabile di questo tipo di accentramento è la sottrazione ai cittadini della libertà di scegliere, seguendo il concetto per cui uno solo individuo decide per tutti. Una vera riforma costituzionale dovrebbe partire da un presupposto diverso, quello garantire una maggiore sovranità al popolo, permettendo una convivenza reale e edificante fra le parti.
A questo scenario si aggiunge l’annuncio di Berlusconi, intenzionato a riprendere le redini di un Centro Destra frantumato. Il suo ritorno non può e non deve essere accolto con un sospiro di sollievo. Il riproporsi di Berlusconi evidenzia un dato di fatto ormai inappuntabile: il Centro Destra non ha più idee. E mancano uomini nuovi. Se è questa l’alternativa a Renzi, è pacifico sostenere che al PD non c’è una vera opposizione.
Allenarsi per il futuro, la creatività arriva ad Avellino
Pietro Paganini presenta ad Avellino, presso il circolo La Stampa, Allenarsi per il futuro, il saggio scritto a quattro mani… Continue Reading