Affaritaliani.it, 27 agosto – Noi italiani sappiamo produrre manifestazioni di solidarietà intensa. Lo facciamo nel dramma delle tragedie che ci… Continue Reading
Capalbio, da che parte stanno i radical chic?
La Stampa, 17 agosto, Chissà come finirà la storia dei 50 immigrati con destinazione Capalbio a cui la così detta… Continue Reading
Centrodestra, piccoli borghesi e vacanze
Affaritaliani.it, 12 agosto, Il Centro Destra dovrebbe ancora rappresentare la borghesia. E come tutti i piccoli borghesi ad agosto chiude… Continue Reading
Indice Internazionale per i Diritti di Proprietà: Italia al 50° posto
Presentiamo oggi l’edizione 2016 dell’Indice Internazionale per i Diritti di Proprietà (IPRI – International Property Rights Index). L’Indice misura il… Continue Reading
La tutela della proprietà per fare innovazione
La Stampa, 10 agosto 2016, La scarsa tutela della proprietà è una delle ragioni per cui facciamo fatica a fare… Continue Reading
Gli esiliati dalla Buona Scuola
E’ la Buona scuola di tutti? Giusta l’azione del Governo per eliminare il precariato fra gli insegnanti ma di pari passo occorre accettare una mobilità sempre più fluida all’interno del mercato del lavoro. Nel frattempo aspettiamo ancora l’appuntamento con una coraggiosa riforma della scuola, perché per ora non ne abbiamo viste.
Ho parlato di questo nel mio intervento ad Agorà, questa mattina su Rai3.
Il Governo dello zerovirgola positivo
Affaritaliani.it, 4 agosto 2016, Il Governo continua a vantarsi degli zerovirgola positivo. Fosse una formica ne accumulerebbe tanti per fare… Continue Reading
Il mercato alternativo di capitali per dare respiro alle imprese
La Stampa, 2 agosto 2016, Il ministro Padoan ha annunciato per l’ estate un decreto per favorire l’accesso delle piccole… Continue Reading
Cercasi volontari per Stefano Parisi
Affaritaliani.it, 29 luglio, Si cercano volontari per sostenere Stefano Parisi. I candidati devono avere idee e soprattutto capacità di diagnosi… Continue Reading
Uno Mattina – Rai 1: Tuteliamo l’efficienza del lavoro
Alla luce di quanto emerso dalla bozza della riforma del pubblico impiego, risulta necessario focalizzarsi sull’efficienza del lavoro. Negli ultimi anni il nostro Paese ha perso produttività a causa delle gravissime lacune nel settore digitale, è evidente che abbiamo una bassa capacità di rendere efficiente il lavoro non a caso fatichiamo a premiare il merito. Questo è dovuto alla poca flessibilità che abbiamo nel valorizzare forme nuove di lavoro, tendiamo ancora a pagare il lavoro per ora lavorata quando invece avrebbe più senso soffermarsi sulla rapidità ed efficacia del lavoro svolto.
La tassazione sul lavoro, scarsa digitalizzazione, poca efficienza: tutto questo rende instabile e precario il mercato del lavoro. Quello che attende i giovani italiani sarà un mercato del lavoro entra/esci, in cui le competenze guadagnate a scuola risulteranno già vecchie ed obsolete non appena si tenterà di affacciarsi nel sistema. La fascia dei cinquantacinquenni che oggi hanno perso il lavoro, nel medio periodo si scorcerà verso frange di popolazione più giovane, come i trentenni, persone a cui si richiederà una formazione del tutto nuova per sfidare la competizione lavorativa di un mercato in costante trasformazione.
Questo deve esserci di lezione. Le imprese devono tornare nelle scuole e le scuole devono avvicinarsi alle imprese.
Con la nuova riforma del pubblico impiego si dovrebbe limitare il merito ad alcuni e non a tutti alla luce di obiettivi raggiunti che, ragionevolmente non potranno essere soddisfatti da chiunque. E’ un efficientamento della spesa che nel pubblico, come già avviene nel privato, deve spingere i dipendenti a fare sempre meglio.