Affaritaliani.it, 11 marzo 2017

(1) Siete un libero professionista o un imprenditore e avete perso il telefono. E’ un danno economico, ma non per il telefono che potete ricomprare, ma per i dati che conteneva. Come li recuperate se non li avete protetti?

(2) Salite in treno e dimenticate la chiavetta USB? Ecco un danno economico per voi e un rischio frode da parte di chi la trova.

(3) Una mattina vi svegliate e vi accorgete che nel giro di poche settimane un numero consistente di vostri dipendenti o colleghi sono passati a lavorare per la concorrenza. Che c’è di male? Nulla, fa parte della sana competizione tra imprese che operano nel mercato. Non fosse che si sono portati via il know-how, forse anche dati confidenziali e qualsiasi altra informazione relativa alle strategie e all’attività della vostra azienda. Il danno economico è grave e difficilmente riparabile.

(4) Dove investire in un’azienda o in un nuovo paese? Siete al buio senza un’informazione accurata. Rischiate di fare l’investimento sbagliato e di essere imbrogliati.

La competizione globale e la diffusione di tecnologie informatiche sofisticate favoriscono questo tipo di frodi, così come attacchi informatici e il furto di informazioni. Il fenomeno è in costante aumento e coinvolge imprese di qualsiasi dimensione e in ogni dove, ma anche i governi. La causa va spesso ricercata all’interno delle organizzazioni che subiscono il danno.

Il Global Fraud & Risk Report 2017 pubblicato da Kroll, l’agenzia più riconosciuta al mondo per la prevenzione e la protezione del rischio (fisico ed informatico) e l’attività di intelligence industriale, fornisce i numeri delle frodi e dei rischi derivanti dalla mancata acquisizione o dalla perdita di informazione con un’ampia analisi del fenomeno, evidenziandone le cause.

L’82% delle imprese analizzate nel report ha subito almeno una frode nell’ultimo anno (+7% sul 2015). L’85% ha subito un attacco informatico, mentre il 68% ha registrato problemi legati alla sicurezza. Per i due terzi delle imprese le frodi sono opera del personale. Possibile? Si, sono proprio i colleghi o i partner la principale ragione di rischio. Dobbiamo fare molta attenzione, allora. Il 39% dei responsabili sono addirittura figure junior, il 30% senior, mentre il 27% sono dipendenti o consulenti. In Italia tra i colpevoli ci sono anche clienti e fornitori. Qual è il danno principale che possono causare? Il furto di know-how. Per il 38% dei manager le frodi riguardano la proprietà industriale e intellettuale. Il lavoro dell’estro creativo e degli investimenti in ricerca e sviluppo, e quindi la propensione all’innovazione che è il fattore principale nell’economia dell’informazione in cui viviamo, finiscono nelle mani sbagliate della concorrenza.

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PNR