Da Industria 4.0 a Logistica 4.0

La corsa verso il futuro è iniziata

Negli ultimi anni la presenza della Vitrociset in ambito NATO si è notevolmente rafforzata attraverso la partecipazione attiva in diversi tavoli di discussione, think tanks, comunità scientifiche, forum industriali e workshop proponendo soluzioni tecnologiche in grado di rispondere alla futura strategia di trasformazione in ambito “Logistics & Sustainment” (L&S) che il Comando ACT (Allied Command Transformation) ha recentemente illustrato in recenti eventi NATO.

La futura strategia NATO in ambito L&S consiste essenzialmente nella realizzazione di una rete logistica (global sustainment) con le Nazioni in modo da ottenere una consapevolezza, comprensione, pianificazione ed esecuzione delle capacità cha vanno dai singoli magazzini gestiti a livello di base fino ai livelli di prontezza operativa e di disponibilità delle capacità di L&S delle Nazioni.

Tale approccio permette di ottimizzare la logistica in termini di velocità, efficienza ed efficacia in modo da soddisfare le capacità logistiche nei tempi richiesti e nei luoghi desiderati.

Per poter implementare tale approccio è necessario aggiornare le policy correnti, le dottrine, l’organizzazione e le infrastrutture ovvero quell’approccio che abbraccia i concetti ben noti in ambito NATO con l’acronimo DOTMLFPI (Doctrine, Organization, Training, Materiel, Leadership and Education, Personnel, Facilities and Interoperability) in modo da incrementare l’interoperabilità al fine di permettere alla NATO di utilizzare in modo cooperativo e collaborativo gli assets delle Nazioni nelle operazioni di rischieramento nei tempi e nelle località desiderate.

In allegato il programma dei lavori Da Industria 4.0 a Logistica 4.0

Allenarsi Riposando

Ecco sei suggerimenti per meglio recuperare ma soprattutto per sostenere il nostro allenamento. Per ciascuna troverai un’analisi approfondita. Allenarsi Riposando … Continue Reading

Omnibus La7 – La Scuola Italiana Ferma al Pennino e al Calamio

La generazione del posto fisso non esiste più. Di fronte al cambiamento epocale del mondo del lavoro la classe politica sembra non rispondervi in maniera pronta ed adeguata. E’ necessaria una struttura didattica nuova dal momento che oggi il sapere è un sapere condiviso, e la nozionistica scolastica non serve più a nessuno, tanto meno a dei giovani studenti con cui bisognerebbe, invece, lavorare al fine di sviluppare un senso critico autonomo. La scuola deve alimentare la creatività, incoraggiare la curiosità, premiare l’intraprendenza, solo in questo modo possiamo mettere i nostri giovani nelle migliori condizioni per affrontare un mondo del lavoro in costante trasformazione.

La vera riforma del lavoro è la riforma della scuola. E’ arrivato il momento di accantonare il vecchio paradigma scolastico delle lezioni frontali, in cui l’insegnante fornisce informazioni che lo studente assimila passivamente. Poniamo ai nostri giovani problemi che debbano risolvere, con pazienza ed estro, senza timore di sbagliare ma con lo stimolo a fare sempre di più e a farlo meglio.  Anche le aziende hanno modificato il registro. Nello scegliere un giovane candidato per una posizione aperta, ci si affida alle sue capacità pragmatiche nel risolvere problemi, nel fare gioco di squadra e nel proporre idee sempre nuove ed originali. La questione, pertanto, non si può limitare a come creare nuovi posti di lavoro, ma a quali posti di lavoro creare.