Lo Stipendio dei Dirigenti Pubblici – Formiche.net – Pietro Paganini
Lo stipendio dei dirigenti pubblici non deve superare quello del Presidente della Repubblica. La polemica sullo stipendio dei dirigenti pubblici è come sempre sterile, ideologica, e morale. il problema va analizzato discutendo il ruolo attribuito a chi svolge funzioni pubbliche e la retribuzione rispetto a quel ruolo.
Di questo ho scritto per Formiche.net in un editoriale della Domenica che puoi leggere qui >>>
Qui sotto trovi alcuni estratti del commento.
Lo Stipendio dei Dirigenti Pubblici
Il dipendente pubblico, in particolare se di alto livello, riveste un ruolo che gli garantisce un potere e un prestigio maggiori rispetto ad un normale cittadino.
- È il fisiologico riflesso dei compiti di garanzia e di equilibrio riservati allo Stato nel tutelare la convivenza democratica.
- Tale privilegio fa parte automaticamente del compenso per il compito svolto e non può che rientrare nell’ambito delle relative norme dell’intero Stato.
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Nel privato il criterio di produttività, in vero insieme ad altre variabili, condiziona i salari. La produttività è misurabile secondo criteri che i vari organi interni ed esterni all’organizzazione, stabiliscono di volta in volta.
Nel pubblico la produttività può essere impiegata per misurare le prestazioni dei dipendenti pubblici nell’erogare un servizio. Tuttavia, la funzione che lo Statale detiene va oltre la concezione classica di produttività. Egli eroga un servizio che promuove la Libertà.
- La produttività è stata iniettata nei processi organizzativi della PA con provvedimenti rivoluzionari e investimenti sontuosi, ma gli esiti sono stati deludenti.
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Si conferma che il problema non è morale ma politico, perché riguarda la concezione dello Stato.
- Chi si affida al metodo Liberale è convinto sperimentalmente che se lo Stato è al servizio e tutela delle Libertà dei cittadini, il suo ruolo si diversifica e si limita di molto, e gli individui hanno il totale controllo della produttività della macchina pubblica. Essa non solo è chiamata all’efficienza ma anche alla trasparenza.
- Ma in troppi, come queste elezioni dimostrano, non si affidano al metodo Liberale, preferendo credere alla morale dello Stato. Sconfessati dai fatti della realtà, dell’uomo lupo, finiscono come era successo in Senato, per imbrogliare il cittadino pur di godere del privilegio che l’amministrazione pubblica garantisce quando non è al servizio del cittadino.
