di Roberto Ruggiero
Il genitore moderno è soprattutto un lavoratore e sicuramente può essere un buon manager. Mentre nel decennio scorso si discuteva molto del rapporto carriera-famiglia e quanto per essere una persona di successo sul lavoro si dovesse rinunciare a costruire una famiglia e a essere un attento genitore, oggi le aziende si rendono conto che prima del buon manager, c’è soprattutto un genitore felice e soddisfatto del suo ruolo di educatore. Quindi, le organizzazioni adottano sempre più orari flessibili, programmi di smart working e agevolazioni per le famiglie per aiutare i propri dipendenti ad essere dei consapevoli genitori e non sentirsi perennemente in colpa per il poco tempo dedicato alla famiglia. Merito soprattutto della tecnologia, far carriera quindi non prescinde più dal rinunciare a crescere i propri figli: un buon manager è colui che gestisce in maniera intelligente ed equilibrata il doppio ruolo di genitore e lavoratore. È importante quindi sempre di più utilizzare le doti di un buon manager anche a casa: organizzazione, intraprendenza, flessibilità ed una buona dose di creatività. Ecco alcuni consigli da seguire se desiderate un percorso di carriera senza rinunciare al piacere di veder crescere vostro figlio, sicuramente il progetto più importante.
Primo: essere un mago dell’agenda. Tutto deve combaciare a perfezione. La con call e la festa di compleanno dell’amichetto, la recita di Natale e la riunione di lancio del prodotto, l’analisi delle vendite ed il lavoretto per la festa dei nonni, senza far mancare un momento anche per la persona o per la coppia. Non si può lasciare nulla al caso dal momento in cui suona la sveglia al mattino fino a quando, dopo l’ultima lavatrice, ci si sdraia a letto. Ma attenzione a mantenere una certa flessibilità, perché sia con i bambini che con un business in forte cambiamento è necessario capire quando è il momento di intervenire con rapidità modificando la pianificazione.
Secondo: informare gli altri della condizione di genitore. Conosco persone che quando lavorano da casa fanno voli pindarici tra le varie stanze per evitare che durante la chiamata del capo si sentano in sottofondo le grida dei marmocchi. Penso che questo possa essere il più grande motivo di stress per tutti coloro che cercano di equilibrare carriera e famiglia, quando lavorano da casa. Fate sapere ai vostri superiori che siete dei genitori attenti e che la flessibilità sul lavoro la utilizzerete per mediare anche con gli impegni della famiglia. In un’organizzazione moderna sono i risultati quelli che contano, quindi, se riuscirete a non disattendere le aspettative della vostra azienda, non c’è motivo di nascondere la condizione di genitore. E comunque quando siete a casa, cercate di fissare tutte le vostre chiamate importanti quando i bambini sono a scuola.
Terzo: definire gli orari di lavoro. Quando si lavora, si concentra l’attenzione sulle attività che si stanno svolgendo. Quando si è nel ruolo di genitore, bisogna porre attenzione a quello che i bambini si aspettano da noi. Ci sono situazioni in cui bisogna capire che è il momento di chiudere il PC e di non rispondere per forza all’ennesima telefonata, ma dedicarsi ad almeno un’attività giornaliera con il proprio partner e i propri figli. Che sia un gioco da tavola o che sia la lettura di un libro, non rimandate queste attività in favore di una iperattività sul lavoro. Il buon manager ha bisogno di questi momenti di relax e calma con la famiglia, così ne gioveranno le performance sul lavoro e sopratutto la qualità della vita.
 
Il presente testo è frutto di pensieri e opinioni personali non associate al mio datore di lavoro e nessun’altra persona o azienda citata all’interno dell’articolo. Il presente testo non ha lo scopo di supportare nessuna organizzazione o promuovere alcun prodotto/servizio.”
 
Roberto Ruggiero è un professionista che opera come Sales & Marketing Manager da oltre 15 anni nel settore dell’Healthcare.
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