Siamo tutti affascinati da Hyperloop, il 5° mezzo di trasporto dopo auto, aerei, barche, e treni, quelle capsule che trasporteranno a velocità altissime persone e cose attraverso un tunnel. E’ il prodotto dell’ingegno e della visione umana che dovrebbe abbattere i costi di realizzazione, l’impatto ambientale, e naturalmente i tempi di trasporto. Come tutte le novità va testato, elaborato, migliorato, e forse tra qualche anno diventerà realtà. Appunto, ci vuole tempo e ci vogliono investimenti. Facciamo bene a seguire l’evoluzione ed immaginarne le applicazioni: da Milano a Roma in meno di un’ora. Fantastico.

Sbagliamo ad esaltarci però. Così succede che giornalisti in primis, ma poi tutta la comunità dei così detti innovatori, startuppari, etc, se ne innamorano, denigrando quello che di straordinario abbiamo e stiamo realizzando, con i nostri tecnici, europei ed italiani. Per il momento, l’alto velocità migliore è in Europa. Qui i treni ci sono, sulle rotaie. Hyperloop è una genialità, ma ancora un bozzetto, un progetto teorico.

Vi ricordate la tratta Milano Roma dei primi anni 2000, quando nasceva Google? 5 Ore, ritardi per guasti ai treni ed alla linea. Oggi siamo a 2.55 ore, e se non fosse per la burocrazia saremmo già a 2.20. La qualità del servizio è tra le migliori al mondo. La puntualità (anche se con il trucchetto) è al 95%. Sapete perché? Perché siamo capaci di fare treni veloci, di monitorare costantemente l’infrastruttura – grazie al treno diamante che sfreccia a 300 km/h, e soprattutto, quelli di Trenitalia sono ormai in grado di anticipare i guasti grazie ad un sistema predittivo Made in Italy. Sono aumentati i passeggeri. Certo restano molti problemi legati alle reti regionali, ma gli investimenti e soprattutto le idee ci sono. Il problema lì è sempre lo stesso: politica e burocrati. I nostri ingegneri il loro lavoro lo fanno, e bene.

Avete mai preso un treno tra NYC e Washington DC, o tra LA e San Francisco? L’erba più verde è la nostra, almeno per ora. Prendete un bel treno quest’estate e portatevi la schiscietta, come una volta.

Anche in vacanza godetevi PNR. Il nostro Manager Roberto Ruggiero non ci da una buona notizia: il nostro cervello continua a creare anche in vacanza. Pocah ci consiglia di partire leggeri mentre Benedetta ci mette in guardia dai barbari che affollano cime, spiagge, e città.
Raffaello Morelli ci riporta alla politica, con una delle sue profonde analisi sul codice appena introdotto dal Ministero degli Interni per le ONG. Non perdetevi i miei suggerimenti sulla preparazione in montagna.
Su La Stampa di ieri è invece uscita mia analisi sulla Battaglia del Grano Italico che si sta consumando ai danni della pasta, nella sua patria.

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