La Proprietà dei Vaccini brevetti pietro paganini non ripete 213

La Proprietà dei Vaccini – Paganini non Ripete 213 – Pietro Paganini

Buona Domenica, sospendere i brevetti sui vaccini può aiutare a velocizzare produzione e somministrazione? Secondo te? Provo a dare una risposta nel Paganini non Ripete 213
 

La Proprietà dei Vaccini

COSA SUCCEDE?   Per velocizzare la vaccinazione e uscire dalla Pandemia circola l’idea di sospendere i diritti di proprietà intellettuale(i brevetti) sui vaccini per consentirne la produzione a più aziende. 
 
Lo scorso Dicembre il Parlamentoitaliano chiese al Governo dell’epoca di sostenere la proposta di sospensione globale dei diritti di proprietà intellettuale COVID presso l’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO). Francia e Germania sembrano condividerne l’idea. 
 
PERCHÈ È IMPORTANTE?   Con la sospensione della proprietà intellettuale viene a mancare lo stimolo che alimenta la propensione umana alla creatività, agli investimenti e all’innovazione
 
SOLITA IDEOLOGIA   La proposta è emotivamente allettante (perché facile) ma è sbagliata. Segue l’approccio ideologico, per cui i detentori dei brevetti, le case farmaceutiche in questo caso, speculano sulla salute dei malati. Questo approccio è, a ben vedere, il medesimo impiegato da chi ha negoziato nella UE con le case farmaceutiche  producendo accordi disastrosi con il concentrandosi sul prezzo e basta. 

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SENZA BREVETTISe non ci fossero i brevetti pochi investirebbero risorse umane e finanziarie per ricercare e sviluppare nuove cure. Mancherebbe così la concorrenza tra soggetti creatori. Lo Stato, che qualcuno evoca, in un contesto privo di concorrenza, non sarebbe in grado di produrre le terapie necessarie e di studiarne di nuove. 
 
NON È SUFFICIENTE   pubblicare la formula dei vaccini perché chiunque si metta a produrli. La produzione di un vaccino, come quella di un farmaco è molto complessa. 
 
Molti vaccini per esempio, vengono realizzati coltivando i virus in sistemi cellulari, un semplice errore può causare perdite di produzione e ritardi. Ogni fase della produzione viene rigidamente controllata dalle autorità regolatrici, con un’ulteriore dilatazione dei tempi. 
 
I vaccini, come Pfizer-BioNTech e Moderna, sono il frutto di una nuova tecnologia basata sull’RNA messaggero (mRNA) che è fragile, deve essere maneggiato con estrema attenzione, richiede processi di produzione complessi e necessita di requisiti precisi per rimanere stabile. 
 
POCHI PRODUTTORI   hanno le capacità necessarie per adottare queste nuove tecniche. Servirebbero mesi per trasmettere questa tecnologia ad altri e consentire loro la realizzazione di nuovi impianti: a quel punto il programma vaccinale europeo sarà alla fase conclusiva e sul mercato saranno già presenti molti altri vaccini. 

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È MOLTO MEGLIO   rimanere nella situazione attuale in cui i produttori esternalizzano la produzione a specialisti, dalla realizzazione delle fiale, al riempimento, fino al confezionamento. 
 
Altre aziende stanno facendo fronte agli impegni assunti affidando in toto la produzione dei vaccini ai propri partner. Per esempio, la francese Sanofi aiuterà Pfizer-BioNTech a produrre 125 milioni di dosi da utilizzare nell’Unione europea. 
 
Queste partnership si tradurranno nellarealizzazione di 10 miliardi di dosi entro la fine del 2021, una quantità sufficiente a vaccinare ogni persona sul pianeta. 
 
LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE   è fondamentale, perché offre la base giuridica per condividere in maniera sicura con potenziali concorrenti commerciali il proprio bagaglio di preziose conoscenze
 
Di contro, un approccio che non preveda la proprietà intellettuale potrebbe pregiudicare le decine di accordi di concessione di licenze produttive dei vaccini, gettando nel caos le catene di fornitura globali. Per trasferire forzatamente la tecnologia ai nuovi produttori, ammesso che ciò sia fattibile, occorrerebbe molto più tempo rispetto alle partnership esistenti. 

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RISORSE PUBBLICHE   È sbagliato sospendere i brevetti anche quando il programma di ricerca e sviluppo di aziende private (J&J per esempio) ha ricevuto sostanziosi finanziamenti pubblici (Governo USA e Commissione UE, per esempio). Sarebbe utile invece, siglare accordi di altra natura, come per esempio, prezzi e tempi di consegna privilegiati. 
 
COSA FARE   Le crescenti lamentele sulla proprietà intellettuale non fanno altro che distogliere l’attenzione dai ben noti problemi sui programmi vaccinali europei, dall’incertezza sul disporre del vaccino, al controllare tutti gli aspetti dei contratti di fornitura (non solo il prezzo),  all’efficienza della burocrazia nazionale e locale. I governi europei dovrebbero concentrarsi su questi aspetti, anziché mettere a rischio gli effettivi progressi nelle medicine disponibili che si stanno realizzando con il criterio dei brevetti.

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La Proprietà dei Vaccini – Paganini non Ripete 213 – Pietro Paganini

Illustration by David Vanadia for the NYT >>>
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PNR