Recovery Plan Pietro Paganini a Uni Cusano TV sul Recovery Fund paganini non ripete
Recovery Plan – Uni Cusano TV – Pietro Paganini
Ho partecipato a Radio Cusano – Uni Cusano TV, la trasmissione Restart condotta dalla bravissima Aurora Vena. Abbiamo affrontato il Piano del Recovery Fund, la divisione dei fondi, i ritardi del piano, le problematiche europee, etc. 
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Una Patrimoniale Liberale

La proposta di Liberi e Uguali  (LeU) e del Partito Democratico (PD) prima, e del già Comico Beppe Grillo poi, hanno riesumato dai sepolcri del marxismo il dibattito sulla Patrimoniale. Da Liberali non possiamo evadere la discussione frettolosamente o peggio, ideologicamente. Ci invita infatti, a riflettere non tanto sulla questione delle diseguaglianze che la Pandemia corrente ha amplificato, quanto del debito pubblico (circa 2.600 miliardi, 160% del PIL) che rischia di mandarci in bancarotta se non interveniamo subito. A salvarci dal disastro economico e sociale è per il momento, la nostra partecipazione alla UE. Anche se, appartenendo con altri 18 paesi alla moneta unica, non possiamo sostenere questo debito troppo a lungo: tra non molto i tassi di interesse riprenderanno a salire andando a pesare troppo sui nostri conti annuali. 

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Così come non possiamo mancare di risolvere la (fortunata) questione dei depositi in banca. Gli Italiani sono grandi risparmiatori. I nostri depositi raggiungono i 1.700 miliardi (circa il 60% del debito attuale che ripeto è di circa 2.600 miliardi, mentre il PIL nel 2019 era di 1.787 miliardi). Un bottino gustoso soprattutto per chi crede che tassando o sottraendo ricchezza in mano ai cittadini si possa rendere il mondo (l’Italia) più equo. Le generali condizioni di incertezza, già molto prima del covid-2 con cui si sono peggiorate, ma anche una scarsa propensione agli investimenti e ai consumi, spingono gli italiani a risparmiare. Di fatto, si indebolisce la tesi di Luigi Einaudi secondo cui prima o poi gli Italiani metteranno mano ai depositi per investire e spendere. Aveva ragione Keynes, dunque. E’ anche necessario finanziare il pieno utilizzo dei mezzi di produzione.

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Così, la proposta di un’entrata eccezionale, come la Patrimoniale, per attenuare il debito potrebbe non essere sbagliata. L’impopolarità dello strumento patrimoniale dipende dalle modalità con cui si applica e il fine, naturalmente. Potrebbe risultare una scelta responsabile visto che le alternative non sembrano avere molto successo (tagli di spesa, dismissione beni pubblici, ecc.) soprattutto perché vengono annunciati e mai realizzati dalle burocrazie di potere.  
Sbaglia invece chi si aggrappa ad interventi esterni, come il Recovery Fund, per esempio. Il Recovery Fund (i) è per metà a fondo perduto ma per metà è  (ulteriore) debito (non solo su noi italiani ma tutti gli europei); (ii) non arriva prima di maggio 2021; (iii) ha l’obiettivo meritevole di produrre investimenti produttivi e crescita (buona cosa) con un impatto sul debito di lungo termine. 

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La Patrimoniale è un provvedimento fiscale sui patrimoni mobili e immobili (non sui redditi da lavoro) che a seconda di chi tocca è considerata una tassa (se colpisce il ceto medio) o un contributo (per la redistribuzione dai ricchi ai ceti più bassi).
Così come la presentano  LeU e il PD è inutile finanziariamente (induce un gettito troppo basso per diminuire abbastanza il debito accumulato) ed è sbagliata culturalmente perché parte dalla logica marxista per cui chi ha di più va penalizzato. Semmai la responsabilità è di chi governa che è incapace di promuovere regole e politiche che favoriscano uguali opportunità e cancellino i privilegi (che però piacciono sempre alla Sinistra di potere di ogni provenienza). 
Più pericolosa l’idea di inserirla a bilancio corrente, essendo un intervento una tantum (annuale o biennale) dedito unicamente a ripianare il debito. Ma anche la versione grillina di tassare i super ricchi (patrimoni sopra i 50 milioni) che porterebbe nelle casse dello stato 25 miliardi, è sbagliata perché demagogica e anche contraddittoria rispetto a certi privilegi che i 5 Stelle nel corso del loro Governo hanno concesso in pratica

Recovery Plan – Uni Cusano TV – Pietro Paganini – Recovery Plan

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PNR