tocca loro
Tocca Loro – Pietro PaganiniPNR73
La meraviglia della Liberaldemocrazia. Il nuovo Governo è quanto di più antiliberale possa esistere, almeno nei proclami e nel contratto (fatta eccezione per qualche proposta). E’ però il prodotto della Liberaldemocrazia. Sembrerebbe un paradosso. In realtà non lo è. Seppure l’Italia sia lontano dall’essere una Liberaldemocrazia matura, i cittadini italiani con il loro voto populista hanno denunciato le azioni di quelle elite finanziarie e burocratiche che hanno troppo guardato ai propri interessi dimenticandosi della maggioranza degli individui. Il populismo è di fatto, un anticorpo, rispetto  al tradimento del liberalismo. In altre parole, l’assenza di un metodo Liberale è sostituita dall’affermarsi di forme ideologiche e utopistiche che nella versione contemporanea dello storicismo si manifestano come populismo. 
 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   Questa diagnosi ci aiuta a comprendere che – come ho già scritto – le democrazie Liberali stanno molto bene e stanno funzionando, concedendo ai cittadini il compimento di scelte, che seppure dolorose, evidenziano l’assenza del Liberalismo stesso. Nostro compito è riempire questo vuoto, facendo si che il populismo non fagociti le nostre libertà. 
 
LASCIAMOLI FARE   Nella medesima prospettiva, Liberale appunto, vogliamo che il Governo lavori e porti a termine il suo contratto, che come è stato evidenziato, è una contraddizione unica. Esso non riflette una visione di quello che dovrebbe essere il cambiamento. Piuttosto raccoglie una serie di “frasi fatte” di ciò che si potrebbe fare. Movimenti politici votati alla distruzione si sono improvvisamente trovati alla costruzione. Per farlo si servono di un collage di proposte, alcune sagge e ben congegnate, altre assolutamente strampalate.
 
LA NOVITA’   Diventa perciò difficile e di conseguenza scorretto, proporre un giudizio di merito prima che il Governo possa operare. Proprio perchè questo contratto per il cambiamento non poggia su alcun principio. E’ lontano dal Liberalismo, così come da qualsiasi impostazione ideologica o religiosa. E’ appunto, un’accozzaglia di proposte rapide da eseguire per soddisfare il desiderio dei cittadini di cambiare un sistema che reputano marcio e corrotto. 
 
IL TIMORE   Il problema è che questo sistema, di relazioni, di modi di operare, di cose, questa cultura che i cittadini rifiutano, è nutrita dagli stessi cittadini. Il timore è che questo cambiamento sia il tentativo degli esclusi dai processi decisionali e di potere, di prendersi loro stessi il potere, perpetrandolo con le medesime dinamiche di chi li ha preceduti. 
 
E’ UNA QUESTIONE CULTURALE   che ci ricorda rivoluzioni passate, conclusesi con la restaurazione di ciò che c’era prima. Una sorta di fattoria degli animali, dove i maiali si prendono il potere e lo amministrano come meglio credono. Già, non siamo più in quell’epoca di terrore socialista, ma in una fase storica nuova, in cui i maiali il potere possono esercitarlo in modo molto diverso, ma la sostanza non cambia. 
 
SPERIAMO DI ESSERE SMENTITI   ma il timore che i fatti ci diano ragione, è tanto. Con una congiuntura economica favorevole le misure del contratto porteranno risultati immediati, ma nel lungo, l’assenza di una visione, di politiche industriali e per l’innovazione, di un piano per l’estero, lascerà l’Italia dove è: marginale ed irrilevante. 
Tocca Loro – Pietro PaganiniPNR73
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