di Roberto Ruggiero

Un buon manager deve ritenere la formazione come uno degli elementi differenzianti per accrescere il valore dell’organizzazione e la capacità competitiva del team. Come strumento di qualificazione importante, il programma formativo deve essere fortemente differenziato se si tratta di ragazzi giovani alle prime esperienze, che necessitano di acquisire ed integrare le conoscenze ricevute dal percorso scolastico, oppure di manager con qualche anno di esperienza, che vogliono aggiornarsi e comprendere i nuovi scenari di trasformazione nel mondo economico. L’evoluzione delle metodologie sta inoltre dotando le aziende di grandi dimensioni con programmi di formazione continua e a distanza per migliorare l’esperienza di apprendimento ottimizzando i tempi. L’e-learning sta inoltre portando ad una crescita della responsabilizzazione diretta degli individui nei confronti del proprio sviluppo personale e professionale. 
Purtroppo in tante aziende la formazione deve fare i conti da un lato con un sempre crescente taglio dei costi e dall’altro con la percezione diffusa di uno strumento poco fruttuoso e non di aiuto per il raggiungimento dei risultati. Un buon manager invece deve vedere la formazione del proprio team come un elemento di investimento sullo sviluppo professionale delle risorse e come un occasione per gratificare chi ha raggiunto i risultati prefissati. Ecco alcuni consigli affinché il processo formativo diventi parte integrante della vita aziendale.
Primo: identificare le competenze. Erroneamente a volte si lascia che un membro del team scelga liberamente di partecipare a programmi formativi senza prendere in considerazioni quali sono le reali esigenze. Il buon manager deve aver ben chiaro all’interno del gruppo quali sono le competenze necessarie per raggiungere i risultati in ogni progetto e quali membri le possiedono. Una mancanza o una carenza di competenze deve essere affrontata e discussa per orientarsi a costruire un progetto formativo ad hoc per il singolo o per tutto il team.
Secondo: verificare il sistema formativo. Selezionare il giusto partner con istruttori di qualità per la formazione è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi educativi. Assicurarsi di avere tutti i mezzi e gli strumenti necessari per l’apprendimento è il secondo passo per rendere l’esperienza efficace. Infine trasformare la formazione in un processo continuo, sviluppando un programma nel tempo che richiami spesso le nozioni apprese e la loro applicazione sul campo in maniera interattiva.
Terzo: condividere con il team. Trasformare chi sta imparando in colui che insegna è un passo ulteriore per  creare responsabilizzazione. Tutto il team può beneficiare delle competenze apprese da un singolo che si sentirà maggiormente motivato ad apprendere e stimolerà gli altri a partecipare ai piani formativi. In questo modo l’applicazione e l’implementazione delle nuove competenze apprese nel lavoro aziendale porterà sicuramente un valore aggiunto allo sviluppo di nuovi progetti.
Roberto Ruggiero è un professionista che opera come Sales & Marketing Manager da oltre 15 anni nel settore dell’Healthcare.
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