La Gabbia – La7: Ripetizioni, un giro d’affari vicino al miliardo

Intervista a La Gabbia sullo studio della Fondazione Einaudi sulle ripetizioni e l’evasione.

Il 50% degli studenti delle scuole superiori prende ripetizioni di almeno una materia per un giro d’affari che si avvicina al miliardo. Almeno il 90% non viene dichiarato al fisco. E’ quanto emerge da uno studio che la Fondazione Luigi Einaudi di Roma ha presentato oggi. Dopo gli studenti russi, gli italiani sono quelli che dedicano più tempo allo studio nelle attività pomeridiane e durante le vacanze.
E’ assurdo che chi frequenta la scuola pubblica si vede costretto a prendere ripetizioni. Qualcosa non funziona nel sistema. O i professori, o i programmi o gli studenti stessi. Per di più è un mercato nero. Il costo del malfunzionamento della scuola è a carico delle famiglie. E’ una contraddizione assurda rispetto ai principi della scuola pubblica. Per di più questo avviene senza che nessuno denunci il fenomeno. Infatti, fa comodo al sindacato e ai docenti arrotondare lo stipendio. Il Ministro dell’Istruzione e il Governo devono intervenire per regolarizzare la pratica delle ripetizioni anche attraverso degli incentivi fiscali verso il corpo docente e le famiglie. Non possiamo continuare a fare gli struzzi. Se si si fa ricorso alle ripetizioni significa che la scuola è adeguata. A meno che non consideriamo il 50% degli studenti delle superiori adeguato ai programmi. Sarebbe perciò meglio – continua Paganini – che la scuola funzionasse in modo tale che di ripetizioni private non ci fosse proprio bisogno.

Agorà – Rai3: Effetto Evasione

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Perché si evadono le tasse in Italia? Iniziamo con il dire che, nel nostro Paese, esiste una tendenza del tutto peculiare per cui esiste un’idiosincrasia nel rispettare le regole. A questo si aggiunge un’eccessiva pressione fiscale che si coordina con uno scarso funzionamento della burocrazia. In generale, esempi negativi nelle società hanno effetti negativi sulla fedeltà fiscale. La scarsa propensione all’onestà fiscale è un fattore che gioca certamente un ruolo negativo, ma pare anche che utilizzare la retorica “le tasse sono belle” non aiuti granché la lotta all’evasione, in mancanza di un sistema fiscale chiaro, semplice ed efficace nel combattere eventuali abusi. Si potrebbe quindi suggerire che con l’aumentare la qualità dei beni pubblici offerti, aumenta anche il grado di correttezza fiscale. Un fisco semplice, con sanzioni certe e uno Stato efficace ed efficiente nella fornitura nella fornitura di beni pubblici può combattere l’evasione.