Come Nutriamo il Futuro PNR282Come Nutriamo il Futuro? – Paganini non Ripete 282
Al G7 Agricoltura di Ortigia, ho evidenziato l’urgenza di aumentare la produttività agricola per garantire la sicurezza alimentare e affrontare le sfide globali, dalla crisi climatica alla perdita di biodiversità. Solo attraverso innovazione tecnica e tecnologica, come la zootecnica rigenerativa, possiamo costruire un futuro agricolo sostenibile, capace di rigenerare gli ecosistemi e supportare le comunità locali.
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Come Nutriamo il Futuro? – Paganini non Ripete 282
Sono intervenuto al side event del G7 Agricoltura a Ortigia di Siracusa, dedicato all’Innovazione Tecnologica nel Settore Agricolo.
EMERGENZA PRODUTTIVITÀ
La sfida cruciale è aumentare la produttività agricola. Se non incrementiamo la produttività, non garantiremo la sicurezza alimentare necessaria per sfamare una popolazione in crescita, con conseguenze disastrose per l’ambiente.
- Non possiamo perseguire la sostenibilità ambientale senza migliorare l’efficienza produttiva.
- Nessuna politica per la sostenibilità potrà avere successo senza assicurare prima la sicurezza alimentare,” ho dichiarato.
Tuttavia, la produttività agricola è minacciata da numerosi fattori, tra cui la crisi climatica, l’urbanizzazione, l’aumento della popolazione e della domanda di calorie, ma anche aumento dell’offerta di calorie, l’esaurimento delle risorsenaturali come il degrado del suolo e la perdita di biodiversità, la sostenibilità economica, l’incertezza e la volatilità dei mercati, infrastrutture obsolete, diminuzione della manodopera e concorrenza globale.
TECNICA, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
L’innovazione nella tecnica e nella tecnologia può migliorare la produttività e la sostenibilità ambientale, economica e sociale. È fondamentale distinguere tra tecnica e tecnologia, concetti sovrapponibili ma distinti, entrambi essenziali per l’agricoltura del futuro e per l’aumento della produttività.
ZOOTECNICA RIGENERATIVA: UN APPROCCIO INNOVATIVO ALL’ALLEVAMENTO
La zootecnica rigenerativa, già molto adottata in Italia, offre soluzioni tecniche e tecnologiche chiave per migliorare la sostenibilità, favorire la crescita economica e riconsolidare le comunità locali in declino
La zootecnica rigenerativa integra principi ecologici, gestionali e tecnologici per creare sistemi agricoli sostenibili. Questo approccio non solo promuove la produzione sostenibile di prodotti animali, ma rigenera e migliora gli ecosistemi naturali. Tra le pratiche chiave:
- Gestione holistica dei pascoli: rotazione strategica del bestiame per imitare i movimenti naturali degli animali selvatici, permettendo al terreno e alla vegetazione di rigenerarsi.
- Incremento della biodiversità: introduzione di una varietà di specie vegetali e animali per creare ecosistemi più resilienti.
- Salute del suolo: aumento della materia organica nel suolo, migliorando la fertilità e la capacità di trattenere l’acqua.
- Riduzione della perdita alimentare: utilizzo efficiente delle risorse per evitare sprechi inutili.
- Benessere animale: rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali degli animali, migliorando salute e produttività.
- Sequestro del carbonio: cattura del carbonio atmosferico e immagazzinamento nel suolo, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici.
- Sicurezza alimentare: garantisce una produzione alimentare stabile.
- Benefici economici a lungo termine: riduce i costi operativi diminuendo l’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e antibiotici. Aumenta la resilienza delle aziende agricole agli eventi climatici estremi e alle malattie, e consente l’accesso a mercati premium per prodotti di alta qualità.
- Benefici sociali e comunitari: supporta le comunità rurali creando posti di lavoro e opportunità economiche, migliora la qualità dei prodotti alimentari e promuove una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità agricola.
OSTACOLI ALLA TRANSIZIONE
Nonostante i numerosi benefici, la transizione verso la zootecnica rigenerativa incontra diverse barriere economiche e culturali:
- Resistenza al cambiamento e mentalità tradizionale: abitudini consolidate e paura del rischio possono ostacolare l’adozione di nuove pratiche.
- Investimenti iniziali elevati e costi di implementazione: le tecnologie rigenerative richiedono investimenti significativi, spesso difficili da sostenere senza adeguati finanziamenti.
- Accesso limitato al credito e finanziamenti: molti agricoltori faticano a ottenere i fondi necessari per adottare nuove tecnologie.
- Formazione e competenze tecniche: è essenziale fornire formazione continua per garantire che gli agricoltori possano utilizzare efficacemente le nuove tecnologie.
- Conoscenza delle tecnologie e accesso ai mercati: La mancanza di conoscenza e la bassa domanda dei consumatori possono limitare il successo delle pratiche rigenerative.
G7: CALL TO ACTION
Ai Ministri dell’Agricoltura del G7 e dei grandi produttori come Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Malesia e Russia, si chiede di rimuovere queste barriere.
- È necessario creare un ambiente favorevole che supporti l’adozione della zootecnica rigenerativa attraverso incentivi finanziari, formazione tecnica e promozione della consapevolezza tra i consumatori.
MODELLO ITALIANO
Le imprese zootecniche italiane sono un modello di innovazione che, nonostante le difficoltà, sta garantendo carni di qualità e salutari, fondamentali per la sicurezza alimentare.