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Referendum il Coraggio – PNR 188 – Pietro Paganini

Con questa settimana si è conclusa l’esperienza referendaria per la riduzione del numero dei parlamentari. Perciò troverai solo un breve commento e un video (prodotto e pubblicato il 19 Settembre). 
 

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Referendum il Coraggio, la Visione, il Futuro

Con il Comitato per il SI delle Libertà abbiamo voluto contribuire al dibattito sul Referendum per la Riduzione dei Parlamentari. Sono convinto di aver portato argomenti che hanno arricchito le conoscenze e ci hanno permesso di avanzare nel lungo percorso verso la Società Aperta. Anche noi del comitato abbiamo imparato dal confronto trasformando le nostre idee con cui guardiamo il mondo. 
 
PERCHÉ É IMPORTANTE?   La convivenza tra individui si migliora attraverso le regole che progettiamo confrontando la pluralità delle idee diverse. Sia prevalga il SI sia che prevalga il NO alla riduzione del numero dei parlamentari, abbiamo lavoratore avanzare la conoscenza. Come cittadini saremo vincitori o sconfitti una volta che le nostre decisioni porteranno o no della soluzioni ai nostri bisogni e istanze, e allo stare insieme tra individui diversi. 
 
PER GLI ARGOMENTI DEL NO   ho trovato validi interlocutori che voglio ringraziare per gli argomenti, la qualità delle analisi, e soprattutto la volontà di migliorare il funzionamento del Parlamento e della Democrazia Rappresentativa. Mi hanno fornito spunti di riflessione molto importanti con cui ho arricchito la mia indagine e le soluzioni al problema della democrazia rappresentativa. 

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La minaccia per la Democrazia e il risparmio insignificante sono questioni che ho e abbiamo facilmente smontato. La Democrazia Rappresentativa non è in pericolo con 600 eletti ed è funzionale al miglioramento della qualità della rappresentatività. Il risparmio per il minor numero di spese è insignificante rispetto al budget dello Stato e ai suoi sprechi, ma è simbolico. Il risparmio sta nella migliore gestione delle risorse pubbliche (che spettano al Parlamento) che 600 parlamentari più responsabili farebbero, nell’ordine di centinaia di milioni di euro (clientele, multe UE, etc.). 
 
PIÙ DIGNITOSO   l’argomento di chi vorrebbe accompagnare questa riforma con una serie articolata, complementare, e più organica di riforme. Un Liberale però, deve guardare ai fatti, a quello che abbiamo adesso, e quello che non siamo riusciti a fare e sembra non siamo in grado di perseguire. Inutile seguire il libro dei sogni delle Grandi Riforme. Meglio non illuderci. Perciò è più efficace implementare una riforma semplice, precisa, puntuale, chirurgica. Da qui ci si deve impegnare per inseguire tutte le altre, con la stessa modalità. 

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METODO LIBERALE   Abbiamo arricchito il fronte dei sostenitori del SI, servendoci del metodo sperimentale e condividendo la cultura liberale del cambiamento. Per i deep media il fonte del SI è il Movimento 5 Stelle. Non è così, è molto eterogeneo, e noi abbiamo fatto la nostra parte. 
 
DEEP MEDIA   infatti hanno macchinato una narrazione che il nostro comitato ha nei fatti, smascherato. Al binomio che contrappone i competenti difensori della costituzione e della democrazia e gli inetti populisti abbiamo opposto la cultura Liberale del cambiamento. 
 
CONSERVATORI   è l’attributo che unisce invece, il fronte eterogeneo del NO. Il deep media lo ha descritto come progressista e creativo quando invece è un fronte conservatore che osteggia il cambiamento. Esso è composto di 3 grandi aree:
 
I NOSTALGICI   Coloro per cui il tempo non muta e perciò la costituzione non si tocca. Solo i patri nobili potranno mettervi mano. Questi sono per natura ostili al cambiamento, chiunque sia a proporlo. 
 
I FURBI   Quelli per cui con meno parlamentari si riducono le speranze di essere eletti. Si spacciano per Liberali difensori del pluralismo, ma non hanno un progetto politico sennonché è finalizzato al potere. 
 
IL POTERE   Sono quelli che sosterrebbero anche la riforma se non fosse stata promossa da chi di fatto, il M5S, gli ha tolto il potere. Qui ci sono i deep media e tutti i gruppi di potere che non accettano la Democrazia Liberale. Sono sedicenti Liberali ma nei fatti, odiano la diversità. Questi sono i più pericolosi. 
 
IL RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI   può solo portare risultati positivi. Nel peggiore dei casi non succederà nulla, in tutti gli altri assisteremo ad un cambiamento. Sbaglia solo chi prova a cambiare. 
 
CHI SCEGLIE IL NO   sceglie l’immobilismo. Si illude che si faranno grandi rivoluzioni, sapendo che non ci saranno. Mentre il mondo guarda avanti e cambia, sbagliando, ma muovendosi, noi rischiamo di stare fermi, impantanati nella nebbia e nella melma in cui ci troviamo. 
 
IL SI ESPRIME IL CORAGGIO   e la voglia di cambiare, di mandare un messaggio che anche noi come cittadini, vogliamo guardare avanti, migliorare il funzionamento del Parlamento, la qualità della Democrazia Rappresentativa, dare un segnale che qualcosa cambia

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PNR