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La Minaccia di un Paese Senza Opposizione – Pietro Paganini – Il Sole 24 Ore – 28 Giugno

Vi è un rischio democratico in Italia. Manca l’Opposizione ai populismi. Ci sono sigle e slogan, mancano le idee. Quali sono i pericoli? Ma vi è un’opportunità. Questo il contenuto dell’ultimo editoriale per Il Sole 24 Ore.

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Sullo stesso rischio con un’analisi più economica sono stati pubblicati anche questi commenti su quotidiani internazionali:

The Jakarta Post, the Daily Caller, Indian NewsPack

senza opposizione
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E in passato ho discusso le ragioni del populismo italiano, su Il Sole 24 Ore

Un estratto:

L’ultima tornata elettorale conferma che in Italia potrebbe esserci un problema democraticoNon è il Governo Giallo Verde e i suoi componenti come molti analisti vogliono farci credere (per mascherare la loro precedente insensibilità) . E’ l’opposizione (che negli ultimi due decenni fu maggioranza) che non c’è più. I partiti che dovrebbero rappresentare l’altro 40% degli elettori o provare a rispondere ai problemi del 100% dei cittadini, si stanno sciogliendo tra le banalità dei grossolani errori tattici e strategici che continuano a compiere. 

Dove è chi dovrebbe contrastare il populismo? Il problema non è solo italiano, è europeo, e americano. In Italia il Partito Democratico (PD) sta confermando di non avere un progetto da presentare al paese. Ha perso la sua identità. Ha inseguito (sarebbe stato giusto) la voglia di mercato globalizzato, ma dimenticandosi totalmente dei cittadini (e quindi del mercato). Il Centro Destra e l’area così detta Moderata vorrebbero il potere senza idee. 

I Governi precedenti dicevano di voler proiettare l’Italia nel futuro, di digitalizzare l’economia e modernizzare la società. Hanno però evitato con cura il metodo sperimentale tipico delle Liberaldemocrazie, cioè lo strumento che avrebbe loro consentito di diagnosticare i problemi ed elaborare delle soluzioni alle sfide del nuovo. Il futuro è diventato così una religione, un obbligo ideologico (se non di mero potere), privo di qualsiasi sostanza, cui i cittadini avrebbero dovuto affidarsi.

Dobbiamo elaborare una nuova idea di futuro. Che non è quella indefinita della reazione populista. Essa ha furbescamente risposto con la stessa religione ed ideologia dei partiti tradizionali, ma partendo dal rassicurare emotivamente l’elettore e mettendolo davanti a tutto. Fa proposte, a volte interessanti, ma prive di razionalità. La gramigna può essere sradicata, ma va sostituita con l’erba buona, altrimenti ricresce. I cittadini vanno inclusi e stimolati a contribuire al progetto del futuro, anche e soprattutto quando è complesso e faticoso. Le reazioni alla disfatta del Partito Democratico perpetuano incredibilmente gli stessi errori: ignorare i cittadini (salvo chiedere il voto), evitare di stimolare il conflitto democratico, pensare il futuro senza il metodo sperimentale, rassicurare i cittadini con risposte ideologiche e religiose, senza renderli consapevoli che problemi nuovi richiedono risposte diverse. 

Si insiste nel tentativo di convincere gli elettori che non servono le idee ma bastano le sigle e, i contenitori, e lo scimmiottamento incondizionato delle elite estere (la Francia è di moda).

 

La Minaccia di un Paese Senza Opposizione – Pietro Paganini – Il Sole 24 Ore 

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PNR