Il Prezzo Sbagliato

Il Prezzo Sbagliato – Paganini non Ripete 123 – Pietro Paganini 

Image a courtesy of NYT, Wren mc Donald

Il Governo si riprende la scena internazionale per guidare la rivoluzione populista. Un disastro. Chiede più trasparenza in un settore complesso come quello delle cure e dei farmaci. Ma lo fa con la proposta sbagliata che potrebbe costarci molto caro, prezzi più alti e meno innovazione. 
E poi, come sempre ti presento l’architettura, il design, e l’arte con cui stiamo trasformando il nostro modo di vivere.
ANALISI DELLA SITUAZIONE I   Concedimi un momento autocelebrativo. Sono stato il primo e forse l’unico a (Gennaio, tempi non sospetti) sostenere che gli inglesi sarebbero andati a votare. Sono stato deriso e insultato (online dai sovranisti). A meno di improbabili colpi di scena si voterà anche in Gran Bretagna. L’esito influenzerà la formazione dei gruppi al Parlamento europeo, il Presidente, e le principali scelte politiche, tra cui la possibilità che l’attuale squadra di Commissari resti più a lungo dei termini previsti. Non ci sono ancora elementi sufficienti per formulare ipotesi circa le conseguenze sulla UE. 
ANALISI DELLA SITUAZIONE II   Domenica prossima si vota per le Europee. Hai prova di proposte concrete su o per Europa da parte dei candidati? Durante questa campagna è discusso di tutto tranne che di Europa. Persino gli Europeisti si sono fermati al Più Europa, senza spiegare quale e come. 
ANALISI DELLA SITUAZIONE III (aggiornamento)   Il Primo Ministro Conte ha preso la palla al balzo. Per impegni istituzionali (comprensibili) ha cancellato la Sua presenza al Commencement della John Cabot Unviersity. Non è stupido, come lo vuol far passare chi vede sfuggire l’occasione per mettersi in vista. Si ferma così la protesta di (pochi) Docenti. Potranno continuare a difendere il loro bunker ideologico fideistico aspettando.
ANALISI DELLA SITUAZIONE IV   Il Governo italiano si riprende la scena internazionale dopo mesi di imbarazzante e sconfortante silenzio su tutti i fronti (commercio, sicurezza, stabilità, pace). Avanza all’Assemblea Generale dell’OMS (Maggio 21) una risoluzione per la trasparenza del prezzo dei farmaci: obbligare le industrie farmaceutiche (ben presenti in Italia) a condividere la formazione del prezzo. 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   L’obiettivo è lodevole: rendere i farmaci più accessibili e ridurre l’onere finanziario sui sistemi sanitari. Le modalità e i principi su cui questa proposta si fonda sono pericolosi e potrebbero avere conseguenze negative, soprattutto per paesi come l’Italia. 
IL PROBLEMA C’E’   L’accesso alle cure e il costo per i sistemi sanitari sono un problema ben presente anche nei paesi avanzati. Va affrontato. Le soluzioni fino ad ora adottate, come la discriminazione del prezzo attraverso sconti riservati dall’industria, hanno prodotto risultati importanti ma non hanno risolto il problema della disponibilità delle cure. Così come è innegabile che nelle negoziazioni sul prezzo dei farmaci esistono delle evidenti asimmetrie informative. 
TRASPARENZA POPULISTA  e’ l’approccio italiano al problema. Per la Ministra Grillo e quelli del Movimento, con il supporto dell’AIFA, la trasparenza è lo strumento per stanare le multinazionali del farmaco che speculano sul prezzo delle cure per arricchirsi alle spalle dei malati e dei sistemi sanitari. Si spera che svelando la struttura del prezzo si possa negoziare ad armi pari con le aziende produttrici. Per i promotori italiani la teoria economica suggerisce che la maggiore trasparenza dei prezzi supporta decisioni meglio informate e quindi migliora la posizione negoziale degli acquirenti. 
MARXISMO SUDAMERICANO   il Governo chiama tutti popoli alla rivoluzione per imporre alle industrie la trasparenza. Ma questo schema ideologico è lo stesso dello storicismo marxista già bocciato dalla storia. 
MESSAGGIO EFFICACE   che è molto difficile da smontare senza argomentazioni articolate fondate sul richiamare quanto avvenuto finora. Come negare la trasparenza? Così la retorica grillina ha conquistato molti dei paesi in via di sviluppo ma anche qualche europeo a tradizione socialista, come la Spagna. Tutti fermi all’illusione che basti sognare una soluzione per raggiungerla.
CONTRO LA LIBERA INIZIATIVA   Imporre prezzi decisi da vertici burocratici presupposti essere depositari del vero e del giusto, minaccia le dinamiche della libera iniziativa, cioè interferisce con la libertà di fare e concorrere. E’ un pericolo anche per  la protezione del know how, della proprietà intellettuale e dei dati, altri fattori decisivi per la conoscenza e importanti per la sfera individuale. Le aziende coinvolte sono soggetti privati, le modalità con cui formulano il prezzo di un prodotto non è un problema dello Stato finché non si manifestano cartelli o modalità contrarie ai principi del mercato e del penale. Se passasse questa proposta ci troveremmo difronte ad una posizione di controllo del prezzo da parte dei governi con l’avvallo della burocrazia internazionale dell’OMS
POTERE ALLE BUROCRAZIE   E’ assurdo limitare la libera iniziativa e di impresa per assegnare il potere di controllo all’OMS che ha dimostrato nel tempo di non comprendere il ruolo degli incentivi di mercato nel promuovere l’innovazione.
Esiste una differenza fondamentale tra l’imposizione di misure di trasparenza a livello internazionale piuttosto che in un solo mercato: richiedere la divulgazione di sconti riservati su scala globale renderebbe più difficile addebitare ai paesi più ricchi prezzi più elevati rispetto ai paesi in via di sviluppo.
NON SOLO QUESTIONE IDEOLOGICA   Oltretutto con questa iniziativa il Governo italiano si illude di facilitare l’accesso ai farmaci e di ridurre il costo per il sistema sanitario nazionale. E’ FALSO. Lo Stato italiano pagherebbe di più. Proprio per il complesso meccanismo di formulazione dei prezzi l’Italia si troverebbe a pagare di più rispetto al suo PIL, numero di cittadini e potere d’acquisto. Così anche i paesi in via di sviluppo.
BIOTECH AL TAPPETO  Ci si preoccupa dei cittadini da malati, ed è bene, non dei cittadini che lavorano, e quindi delle imprese, che in questo caso, producono cure. E’ nell’interesse delle attività imprenditoriali investire per produrre cure migliori e renderle disponibili. E’ soprattutto il fiorente biotech italiano a rischiare di pagare il prezzo più alto di questa follia rivoluzionaria.
IL GOVERNO HA IL PREGIO   di aver colto il problema, a differenza dei precedenti, sempre miopi ai problemi dei cittadini. Purtroppo, ancora una volta, NON SA ELABORARE LA SOLUZIONE MIGLIORE per la convivenza dei cittadini, cioè l’equilibrio tra gli investimenti in ricerca per fare innovazione e sviluppare cure migliori, l’accesso ai farmaci, e le spese dello stato. E’ una soluzione difficile, ma non si trova inseguendo facili percorsi ideologici. 
Il Prezzo Sbagliato – Paganini non Ripete 123 – Pietro Paganini
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PNR