Frankenstein Vs Marx
Marx? Io sto con Frankenstein 
Frankenstein Vs Marx – di Pietro Paganini – introduzione al PNR70
200 anni fa (5 Maggio) nasceva Karl Marx L’elite europea, tutta, non ha mancato di celebrarlo in pompa magna, compreso il Presidente della Commissione europea, e naturalmente l’elite intellettuale italiana. Ricordare un pensatore che ha influenzato – drammaticamente – il corso della storia fa sempre bene. Lodarlo no, fa male, e molto. Peggio fa il clamore ormai tipico delle elite culturali occidentali che non avendo nulla di originale da dire si affidano ai roboanti titoli dei media e agli hashtag dei media sociali. 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   La spinta delle elite burocratiche e culturali verso modelli perfetti è un pericolo per la Liberaldemocrazia perché cerca di nascondere i problemi del vivere, illudendoci che esistano soluzioni sicure che poi, naturalmente, non si concretizzeranno mai. Anzi, non faranno altro che peggiorare la situazione. Così fu con il Marxismo. 
COSI’ I MARXISTI 2.0   che ristrutturando il linguaggio e adeguandolo ai tempi dei media sociali, ci vogliono illudere che il mondo è diviso in oppressi e oppressori secondo la tradizione storicista, e che una soluzione perfetta c’è. Ma non ci dicono quale (salvo riesumare quella già fallita).  
Marx fu indubbiamente un pensatore (in parte) stimolante. I suoi seguaci, i marxisti, no. Sono una disgrazia per tutti noiMarx comprese e sollevò questioni cruciali, cioè fu capace di diagnosticare il problema, ma non seppe risolverlo, o meglio, lo risolse nel modo peggiore. Capì che il capitalismo era – come deve essere – imperfetto, e che rischiava – come effettivamente si stava verificando – di escludere invece che includere. La soluzione che ci presentò è stata disastrosa. Egli si affidò al sogno di un mondo perfetto da contrapporre all’imperfezione del libero mercato e del capitalismo. Negò quindi la stessa natura dell’uomo e del suo stare insieme nella società. Non si affidò al governo della legge, che avevano elaborato i pensatori liberali, per migliorare la convivenza dei cittadini e aumentarne la libertà. Snaturò l’idea originariamente Liberale dello Stato quale garante dei diritti e delle responsabilità individuali, e gli preferì quella utopica dello Stato che, attraverso dei giusti, si prende cura di tutti. Rinunciò così al metodo sperimentale e alla scienza negando la diversità che è alla radice della natura umana e il tempo che trasforma le situazioni. 
I MARXISTI FECERO IL DANNO   di applicare le idee marxiane alla politica. Avrebbero fatto meglio se le avessero relegate alla sfera delle filosofia. Invece le proposero come scienza. Lo fecero perché sono idee che soddisfano l’animo umano rassicurandolo. Ci illudono che non siamo lupi di noi stessi. 
PER FORTUNA SIAMO LUPI   siamo tutti diversi, vogliamo esserlo, e fatichiamo a stere insieme, pagando il prezzo della terribile violenza della storia. Ma è la nostra meravigliosa natura umana.  
DALLA DIVERSITÀ   emerge la propensione a intraprendere e innovare. 
DALLA DIVERSITÀ   ricaviamo l’esigenza di servirci delle regole per stare insieme e convivere non in pace, ma in in costante conflitto che auspichiamo non violento, nel rispetto stesso della diversità e delle regole che continua a darsi.
ELITE E POPULISTI UNITI   Fortunatamente i proletari di tutto il mondo hanno trovato nel Liberalismo e nella Liberaldemocrazia il metodo per inseguire le proprie aspirazioni da uomini liberi, e per meglio convivere. Hanno scoperto di essere prima di tutto individui e cittadini. Ma sono periodicamente traviati da cialtroni e maghi di turno che, elite o populisti che siano, si affidano al sogno marxista per illudere i cittadini che ai problemi che il tempo presenta c’è una soluzione perfetta. Negano loro che invece per stare insieme si deve faticare a ricercare le regole, soprattutto nei momenti di crisi economica e forte impatto tecnologico. 
CELEBRANDO IL MARXISMO SI DISCONOSCE LA LIBERALDEMOCRAZIA   Non sapendo affrontare la complessità dei problemi che il tempo ci propone, le elite prese dalla disperazione si affidano alle soluzioni pronte e facili come il marxismo. Così facendo negano, ancora una volta, il metodo sperimentale e il Liberalismo, grazie ai quali siamo arrivati fino a qui, più liberi e più prosperi. 
SE DOBBIAMO CELEBRARE, NOI CELEBRIAMO FRANKENSTEIN   che veniva alla luce 200 anni fa. Il Prometeo moderno ci ricorda la natura umana, le debolezze, le propensioni, i pregi, cioè quegli elementi che ci rendono straordinariamente diversi, e che necessitano delle regole per stare insieme e tutelare allo stesso tempo questo nostro carattere eterogeneo composto di pezzi di origine differente.
SONO I NOSTRI NEMICI   quegli stolti che vogliono negare la diversità affidandosi al marxismo. SONO I NEMICI DELLA SOCIETÀ APERTA   che passo dopo passo, sbagliando, proviamo a costruire, senza il clamore e l’illusione del sogno.
Marx? Io sto con Frankenstein 

Frankenstein Vs Marx – di Pietro Paganini – introduzione al PNR70

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