di Roberto Ruggiero

In ufficio si trascorrono molte ore insieme; si ride, si piange, si discute e si condividono tanti caffè. Un manager non è un robot e come tutte le persone ha emozioni e sentimenti. A volte però un manager, sopratutto se di nuova assunzione o in un nuovo ruolo, sente la forte necessità di integrarsi rapidamente e di dover da subito piacere a tutti. Quindi è facile pensare che la scelta vincente sia creare rapidamente una stretta relazione con i propri collaboratori per farsi accettare nel ruolo e per poterli poi influenzare più facilmente. Avere uno o più amici nel proprio team di lavoro e all’interno dell’azienda, non è sbagliato, ma è necessario conoscere il confine tra il rapporto professionale e quello personale di amicizia. Con le proprie scelte professionali il buon manager deve puntare a costruire la sua credibilità per ottenere rispetto. Nel tempo è normale che due colleghi possano naturalmente stringere una relazione che va al di fuori dell’ambito professionale, ma le decisioni professionali devono sempre restare in un ambito di oggettività senza condurre a favoritismi. Ecco alcuni consigli su come bilanciare il ruolo di manager e il ruolo di amico.

Primo: delineare il confine. Nonostante i rapporti di amicizia ci facciano sentire meno soli e più sicuri, il buon manager sarà sicuramente diligente nel mantenere una certa distanza in tutte le relazioni, soprattutto all’inizio, per poter con il tempo realmente capire come strutturare la relazione con un collega. Evitate da subito di partecipare a situazioni extra-lavorative come feste, weekend a sciare o cene con familiari, se non siete ancora sicuri di aver costruito una solida relazione professionale, dove siano chiari i ruoli e le competenze. Mettete sempre comunque in chiara evidenza quale sono gli incontri e le riunioni di lavoro dove bisogna assolutamente mantenere una relazione professionale e quali invece sono momenti extra-professionali nel quale si possono creare delle relazioni personali davanti ad un buon bicchiere di vino.
Secondo: concentrarsi sugli obiettivi. Una regola d’oro per prendere le decisioni efficaci nel business è quella di analizzare nel dettaglio le informazioni e le opzioni a disposizione. Andare in gita in barca durante il weekend con il vostro amico collega non è sicuramente un modo corretto per valutare gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Se il piano strategico è ben articolato e condiviso e le direttive sono ben definite, tutti avranno chiari i risultati da raggiungere e le scadenze. Poi si potrà anche andare a fare rafting tutti insieme.
Terzo: mantenere sempre il giusto equilibrio. La sincerità è fondamentale in tutti i rapporti professionali, ma soprattutto in amicizia. Sappiate essere critici anche con il collega amico, poiché le critiche, per quanto non siano piacevoli, portano ad un miglioramento professionale. Il rapporto con il collega amico non deve mai essere di tipo utilitaristico e non deve assolutamente condurre a dei favoritismi. Dall’altro canto è innegabile che spesso avere dei colleghi amici migliora l’ambiente lavorativo, aumentando la produttività e abbassando lo stress. Il lavoro occupa buona parte della nostra vita e nel tempo si costruiranno relazioni importanti che sicuramente apparterranno alla nostra sfera personale come piacevoli ricordi indelebili.
 
 
“Il presente testo è frutto di pensieri e opinioni personali non associate al mio datore di lavoro e nessun’altra persona o azienda citata all’interno dell’articolo. Il presente testo non ha lo scopo di supportare nessuna organizzazione o promuovere alcun prodotto/servizio.”
 
Roberto Ruggiero è un professionista che opera come Sales & Marketing Manager da oltre 15 anni nel settore dell’Healthcare.
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