Le elezioni politiche nel Regno Unito sono finite con una sconfitta per i Conservatori della prima ministra uscente Theresa May. Il partito ha ottenuto più voti in assoluto, ma ha perso la maggioranza in Parlamento e non potrà quindi governare da solo come aveva fatto negli ultimi anni, fino alla decisione di May di chiedere elezioni anticipate nella convinzione di potere ottenere più seggi per i Conservatori. I Laburisti di Jeremy Corbyn hanno recuperato rispetto all’elezione precedente, ottenendo un numero più alto di seggi, ma non avrebbero comunque i numeri per governare nemmeno se si mettessero d’accordo con il Partito Nazionale Scozzese e con i LibDem (che hanno già annunciato di non voler formare una coalizione).

  • In Inghilterra i Conservatori hanno vinto con il 45,5 per cento dei voti contro il 42,1 per cento dei Laburisti.
  • Nel Galles i Laburisti sono arrivati al 48,9 per cento, guadagnando il 12,1 per cento rispetto all’elezione precedente; i Conservatori sono al 33,6 per cento con un guadagno del 6,3 per cento. Lo UKIP ha perso l’11,6 per cento fermandosi al 2 per cento.
  • In Scozia il Partito Nazionale Scozzese è primo con il 36,9 per cento dei voti, ma ha perso il 13,1 per cento rispetto alle politiche del 2015. I Conservatori sono al 28,6 per cento con un guadagno del 13,7 per cento, mentre i Laburisti si sono fermati al 27,1 per cento, pur guadagnando quasi 3 punti percentuali.
  • L’affluenza è stata del 68,7 per cento.

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PNR