Il disastro ferroviario che ha colpito la Puglia è lo specchio di una profonda disuguaglianza sociale che spacca l’Italia in due? Non necessariamente. Dei 16.700 km gestite in Italia da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), società interamente partecipata da Ferrovie dello Stato, più o meno la metà si sviluppa sul binario unico. Sono a binario unico anche 6000 km di linee sulle quali operano società ferroviarie private in concessione. Il sistema a binario unico ha alcuni problemi, come il fatto che possano circolare sulla stessa tratta meno treni contemporaneamente, ma di fatto non è un sistema poco sicuro. Esistono dei dispositivi che impediscono a due treni di percorrere in senso opposto la stessa tratta, per cui uno dei due attende il passaggio del secondo prima di partire.

Il problema è diverso, poiché da una parte abbiamo delle tecnologie all’avanguardia che garantiscono un alto livello di sicurezza nei 16.700 km gestiti da Rfi e controllati dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, mentre dall’altra il contesto è decisamente disomogeneo, con situazioni più virtuose che si contrappongono ad operazioni più improvvisate senza alcun riguardo per gli standard di sicurezza. La mancanza, se non addirittura l’assenza, di automazione nei dispositivi di sicurezza, come dimostra tragicamente l’incidente ferroviario di ieri mattina, sottolinea l’urgenza di investire maggiormente nella digitalizzazione dei processi che tenderebbero a ridurre gli errori umani.

Sulle linee dove circolano i treni di Trenitalia i sistemi di sicurezza automatici sono obbligatori, mentre su alcune linee in concessione sono state previste delle deroghe dall’Ustif – l’Ufficio speciale trasporti ad impianti fissi – per cui è permessa la circolazione anche a treni gestiti solamente con il blocco telefonico. Le responsabilità, oltre a quelle umane, sono chiaramente politiche, burocratiche e di approssimazione manageriale. Snellire i processi decisionali può non bastare, poiché senza un disegno strategico non si potrà trovare il bando della matassa che affossa il sistema paese. 

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PNR